Dalla poesia ai saggi ai romanzi: quali sono le opere letterarie che hanno parlato, in qualche modo, del nostro territorio? Siamo riusciti a individuarne alcune grazie a un progetto didattico finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 2021, il cui obbiettivo era di promuovere la conoscenza storica attraverso la letteratura. Le abbiamo raccolte in questa rassegna, ma la ricerca continua e altre segnalazioni saranno le benvenute!
Da: Fasci di canne. Storia di Nino, di Daniele Brunello. StreetLib, 2020
Legge: Daniele Brunello
Quando viene inaugurata la grande fabbrica della SAICI SNIA Viscosa a Torre di Zuino, Nino ha sei anni. Vive in una vecchia casa colonica di Malisana e fino a quell’estate del 1938 ha passato tutto il suo tempo libero con l’amico Miro, per andare a caccia di rane nelle paludi incuneate tra l’Aussa e il Corno. Ma quell’anno tutto cambia, per Nino, ma anche per Torre di Zuino. Daniele Brunello inserisce storie personali immaginarie nel contesto delle vicende storiche regionali e nazionali: la vita dei personaggi si interseca con le due guerre mondiali, il periodo fascista, la resistenza e il dopoguerra.

Da: Borderless, di Veit Heinichen. Roma, E/O, 2019
Legge: Lorena Zuccolo
Borderless è un thriller politico ambientato tra il Friuli Venezia Giulia, la Croazia e la Germania, in cui si intrecciano intrighi finanziari internazionali, criminalità e corruzione. Quasi sullo sfondo, ma in realtà fondamentale nella costruzione della trama, c’è la vendita di un’azienda chimica situata a Torviscosa e specializzata in prodotti dual use, quelli che si possono utilizzare per scopi civili, ma eventualmente anche militari.

Da: Camaleonti e porcospini, di Franco Marchetta. Udine, KappaVu, 2013
Leggono: Chiara Dorigo e Sara Francovig
Un fatto di cronaca sospetto e un’inchiesta giornalistica si intrecciano con vicende, ricordi e rimorsi dei protagonisti: è una storia di fantasia, ma sullo sfondo c’è una Torviscosa del tutto realistica, con le sue aziende storiche, le aspirazioni dei suoi abitanti, i silenzi a cui si sentono costretti da una crisi industriale che mette a rischio centinaia di posti di lavoro.

Da: Simili ad arcangeli, di Pier Paolo Pasolini. “Il mattino del popolo”, 1948
Legge: Giorgio Monte
Il sottofondo musicale scelto da Giorgio è la Sonata per violino in sol minore BWV, III: la Siciliana, di J.S. Bach, opera particolarmente cara a Pasolini.
Si tratta di un articolo apparso originariamente nel quotidiano “Il mattino del popolo” di Venezia il 29 ottobre 1948 e poi ripubblicato più volte nel volume Un paese di temporali e di primule, a cura di Nico Naldini. L’edizione Guanda riporta in copertina il dipinto Biciclette e falci di Giuseppe Zigaina, grande amico di Pasolini. Il breve scritto è preceduto da una collocazione topografica e temporale: Torviscosa, ottobre. Non si conoscono altri particolari su questa probabile visita di Pasolini, che all’epoca era un militante attivo del Partito Comunista, a Torviscosa, ma certamente la situazione degli operai e dei braccianti della SNIA in quegli anni gli doveva essere ben nota. Nei primi anni del dopoguerra a Torviscosa si susseguono diverse battaglie sindacali. Nel 1948, in particolare, l’attentato a Togliatti del 14 luglio induce gli operai a occupare la fabbrica per 3 giorni: nei mesi successivi, i sindacalisti che in questa circostanza si erano esposti maggiormente sono processati, condannati e licenziati.

Da: I parlanti, di Pier Paolo Pasolini. “Botteghe oscure”, 1951
Legge: Alessandro Gasparini
I parlanti sono una raccolta di brevi racconti, scritti da Pier Paolo Pasolini (1922-1975) tra il 1947 e il 1948 e pubblicati la prima volta nel 1951 nella rivista “Botteghe oscure”. Sono riflessioni su alcuni aspetti o località del Friuli: Torviscosa è citata per la sua grande fabbrica “dai muri rosso-violetti o rosso-mattone”, dietro alla quale “si stendevano le sconfinate piantagioni di canne”.

Da: San Giorgio e il drago, di Luciano Morandini. Pordenone, Studio Tesi, 1984
Legge: Roberta Colacino
Luciano Morandini (1928-2009) racconta in questo libro la propria infanzia a San Giorgio di Nogaro, dove è nato. Tra gli eventi narrati, c’è l’inaugurazione dello stabilimento della SNIA Viscosa a Torre di Zuino, il 21 settembre 1938: vi partecipa anche il piccolo Luciano, che viene scelto tra i balilla come guardia d’onore per l’occasione.

Da: Novecento friulano, di Gina Marpillero. Pordenone, Biblioteca dell’immagine, 1999
Legge: Manuel Buttus
Gina Marpillero (1912-2008) si trasferisce da giovanissima, dalla Carnia dove è nata, a Porpetto, paese del marito. Nei suoi libri racconta, con efficacia e senza retorica, la vita quotidiana del Friuli. Novecento friulano ha una forma epistolare: in questa lettera al nipote Mario, databile al 1937, accenna anche dell’insediamento della SNIA a Torre di Zuino nominando il fratello Paolo, che da lì a qualche anno avrebbe cominciato a lavorare appunto per la SNIA Viscosa.

Da: Zaneto in bonifiche, di Giovanni Schiff (pre Zaneto). “La vita cattolica”, 16 marzo 1930
Legge: Serena Fogolini
Giovanni Schiff (1872-1947), più noto come pre Zaneto, è parroco di Malisana all’inizio del Novecento. Sono anni segnati dalla malaria e da una generale miseria, che Zaneto ricorda in questa poesia confrontandoli però con i miglioramenti seguiti alla bonifica effettuata, a partire dalla metà degli anni Venti, nei territori di Malisana gestiti da Luigi Bignami. La poesia è stata ripubblicata in Pre Zaneto a Malisane, a cura di Serena Fogolini. Pro Torviscosa, 2020.
